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Studio associato Rosati Andrea e Perazzini Alessio

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Studio associato Rosati Andrea e Perazzini Alessio

Associazione professionale tra:
Andrea Rosati (ragioniere)
Alessio Perazzini (dottore commercialista)
Eleonora Rosati (dottore commercialista)

Sede: 05018 ORVIETO [TR] Piazza Monte Rosa 23

 

CODICE ETICO

 

PREMESSA
Lo scopo dello Studio Rosati Perazzini è l’esercizio in forma associata della professione e delle altre attività per cui gli associati, liberi professionisti, sono abilitati. La missione dello Sudio è quella di perseguire l’eccellenza nei settori di attività cui si rivolge, valorizzando le competenze consolidate di ciascun associato, promuovendo una costante azione di studio, approfondimento ed aggiornamento che conduca alla crescita professionale degli stessi. È volontà dello Studio di perseguire questo obiettivo esclusivamente in modo contestuale alla soddisfazione dei Clienti. È convinzione dello Sudio che questi obiettivi siano perseguibili solamente attraverso una comunità di intenti e una omogeneità di comportamenti da parte di tutti gli associati, governati da un rigoroso rispetto delle leggi vigenti, ma prima ancora ligi alle norme deontologiche della professione, affiancati da un complesso di convincimenti di carattere etico.

SCOPO
Scopo del presente Codice etico è quello di definire le regole generali nel rapporto degli gli associati dello Studi tra loro e nei confronti di eventuali collaboratori e, in generale, qualsiasi soggetto che operi in nome e per conto dello Srudio, in modo che sia assicurata uniformità di trattamento e di comportamento al fine di prevenire situazioni che potrebbero pregiudicare sia i rapporti interni che i rapporti tra lo Studio e i suoi Clienti, Fornitori o altri Enti terzi. Scopo del presente Codice è anche quello di indicare linee guida comportamentali che rispecchino i principi etici fondamentali (riservatezza, correttezza, trasparenza, responsabilità e professionalità) su cui si fonda l’operato dello Studio.

COMPORTAMENTO DEGLI ASSOCIATI, DEI COLLABORATORI E DEI DIPENDENTI
Lo Studio Rosati Perazzini, da ogni associato o eventuale collaboratore, si attende costantemente un atteggiamento moralmente e professionalmente irreprensibile, consono agli obiettivi che lo Studio si è prefissato e persegue.

Tutto ciò deve in pratica tradursi in un comportamento:

    • (a) leale, ovvero deontologicamente corretto, improntato all’onestà intellettuale, ispirato alla trasparenza, al rispetto delle regole e alla riservatezza; deve sempre risultare inoltre rispettoso nei confronti dei colleghi di lavoro;
    • (b) attento costantemente alla cultura e ai valori dello Studio, in modo da salvaguardarne sempre i principi;
    • (c) educato, ovvero gentile e attento nel tenere nei confronti dei Clienti un comportamento che rifletta la buona educazione ed il comune sentire sia nell’interagire di persona, sia al telefono, sia per posta o per posta elettronica; deve, inoltre, sempre astenersi dal criticare o diffamare i clienti dello studio;
    • (d) dinamico, ovvero costantemente attento e capace di interpretare leesigenze di cambiamento e di miglioramento dello Studio nonché votato ad un continuo aggiornamento professionale;
    • (e) tenace, ovvero costantemente focalizzato sugli obiettivi da raggiungere, flessibile ai cambiamenti richiesti e puntuale nel rispetto dei tempi imposti;(f) autonomo, ovvero capace di operare in autonomia basandosi sulle proprie conoscenze e sulla propria esperienza, ma anche sulle proprie capacità di analisi logica, di stabilire efficaci relazioni sia con i colleghi sia con i Clienti, sempre finalizzato al raggiungimento dei risultati prefissati, sfruttando tutte le indicazioni e informazioni ricevute anche nell’ottica di una crescita personale continua;
    • (g) aperto, ovvero costantemente orientato a considerare la conoscenza personale e dello Studio come un patrimonio comune da condividere, diffondere e valorizzare nel rispetto delle ovvie cautele dettate dagli obblighi di riservatezza. Ogni associato o collaboratore rappresenta lo Studio, sia durante che al di fuori dell’orario di lavoro, conseguentemente non deve mai comportarsi in maniera tale da danneggiare o screditare la reputazione dello stesso.

RISERVATEZZA
La riservatezza e la confidenzialità nel rapporto con il cliente sono, per lo Studio Rosati Perazzini, un dovere morale ed uno stile di vita, prima ancora che un obbligo professionale. La riservatezza (in merito ai dati e/o alle notizie di cui chiunque sia venuto a conoscenza in funzione dell’attività svolta all’interno dello studio e/o per altro motivo e riguardanti sia i colleghi sia i clienti) deve essere assoluta ed è inderogabile. Non sono ammissibili scusanti. La reputazione dello Studio si fonda, anche, sulla assoluta garanzia di riservatezza.
In nessun caso e per nessun motivo dati relativi ai Clienti possono essere trasmessi ad Enti terzi senza la preventiva autorizzazione scritta del Cliente.Le informazioni dovranno essere sempre trattate nel più rigoroso rispetto della riservatezza e delle norme vigenti in materia di tutela della privacy. Tutti sono obbligati a rispettare ed a far rispettare le procedure, già previste e/o che verranno stabilite, al fine del rispetto dei principi di riservatezza.

FORMAZIONE PROFESSIONALE
È impegno di tutti curare l’aggiornamento professionale personale, dedicando il necessario tempo durante l’orario di lavoro; la crescita professionale costituisce uno stimolo personale ed una condizione (o status) indispensabile per poter svolgere compiutamente l’attività all’interno dello Studio Rosati Perazzini e nei rapporti con la clientela. La carenza di conoscenza e/o di approfondimento della materia, che non deve mai costituire motivo di imbarazzo/danno per lo Studio, dovrà essere prontamente eliminata anche tramite l’ausilio dei colleghi, i quali si rendono sin d’ora disponibili a ciò.

COOPERAZIONE
Indipendentemente dal fatto che sono stati delineati i compiti e gli ambiti in cui ciascuno opera, non va dimenticato che è solamente con la collaborazione, con l’aiuto reciproco e con la coesione che le difficoltà quotidiane possono trovare più agevole soluzione. La suddivisione dei compiti è pratica che assume il carattere di cosa lodevole se ha come fine l’ottimizzazione del lavoro; perde di pregio nel caso in cui abbia lo scopo (anche indiretto) di far sì che ci si disinteressi dei grattacapi altrui.

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